Alcuni esponenti della giunta hanno commentato dati statistici del 2023 sul livello delle imprese presenti a Pontedera resi noti dalla Camera di Commercio del nord ovest.
Ma hanno sottolineato i dati rispetto all’anno precedente e il raffronto del 2023 sul 2022 ha un valore con indici positivi.
Invece se si raffrontano i dati del 2023 col precovid e con l’anno di inizio del mandato amministrativo di questa giunta, ovvero col 2019, la valutazione cambia.
Ad esempio Pontedera aveva al 31 dicembre 2019 ben 3850 imprese, mentre al 31 dicembre 2023 le imprese erano 3634, ovvero in questi anni Pontedera è stata in difficoltà e (tenendo conto delle imprese nate e di quelle chiuse) ha perso ben 216 imprese. Dato quantitativo, ovvio. Che però ci fornisce una indicazione assai diversa dalla lettura istantanea, un po' retorica e trionfalistica e forse elettorale commentata dagli amministratori.
Questo per dire che sarebbe interessante per capire bene le dinamiche sociali valutare tutti i dati disponibili, magari organizzando convegni pubblici, come facevano una volta anche certi partiti politici e analizzare i trend con serie statistiche significative.
Se infatti il dato che ho ricavato dalla pubblicazione on line della Camera di commercio di Pisa fosse preso da solo potrei dedurne che nell’ultimo quinquennio amministrativo il sistema delle imprese pontederesi è diminuito del 5,6% e questo ribalterebbe l’immagine ottimistica fornita dall’Amministrazione.
Ma non si fa così. Per capire infatti dove sta andando davvero il sistema delle imprese pontederesi e come ha inciso il ruolo di Palazzo Stefanelli su tutto questo (ammesso che abbia inciso), il comune dovrebbe pubblicare la serie dei dati almeno degli ultimi 10 anni.
Invece anche sul piano statistico purtroppo si gioca a raccontare quello che li per li torna meglio. E non è il massimo della comunicazione. Né della comprensione della realtà
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