giovedì 29 febbraio 2024

LA MOSTRA SCART È STATA UN FLOP

Le dichiarazioni del sindaco sul bilancio della mostra SCART sembrano francamente molto imprecise se analizzate con un minimo di attenzione.
SCART è stata una mostra GRATUITA, le presenze sono state rilevate alla buona e il pubblico che è accorso (si fa per dire) a km 0.
Inoltre non ha prodotto neppure un CATALOGO come invece accade a tutte le mostre di un certo livello. Perché? Mistero.
Come un mistero resta se sia stata segnalata sulle più importanti riviste d’arte e culturali del paese. O se esista una rassegna stampa di articoli scritti da critici d’arte da consultare su riviste e giornali che non siano quelli locali.
Tutti misteri che però sono gli elementi in base ai quali si valuta seriamente il successo o il flop di una mostra. Ma per i nostri, lo sappiamo, valutarsi è un TABÙ.
La realtà è che la mostra ha raggiunto i 7000 visitatori perché ci sono stati portati, un po' come mandrie, tante scolaresche pontederesi, immagino tutte molto preparate e interessate.
Inoltre, sempre per ottenere forzosamente quel numero modestissimo si sono organizzati una decina di eventi all’interno della mostra, le cui presenze non avevano niente a che fare con la mostra stessa, ma che in qualche modo sono state conteggiate come se lo avessero.
Ma anche prendendo per buono quel numero, a definire il FLOP è lo stesso Sindaco. Basta che vada a pag.23 del suo programma elettorale del 2019 dove diceva di voler organizzare al PALP mostre capaci di attrarre mediamente dai 10 ai 12.000 visitatori.
Con SCART siamo ARRIVATI a quota 7000 precisi (?). Lontanini dagli obiettivi che il sindaco si era dato da solo e che sempre da solo ha mancato.
Ma come si fa allora a sbandierare i suoi numeri come successo?
Come si fa a non dire che la mostra SCART non ha attratto appassionati d’arte al di fuori di Pontedera (se non in maniera occasionale)?
Come si fa a non ammettere che questa mostra, come quella precedente e quella ancora prima, che avrebbero dovuto generare un impatto sul turismo locale (come scritto negli stessi atti amministrativi del Comune) non hanno generato un bel niente dal punto di vista del turismo e dell’economia locale?
Certo la mostra SCART ha veicolato un messaggio ecologico importante, nessuno può negarlo. Ma anche se si osserva da questo solo punto di vista i numeri e la geografia delle presenze sono impietosi.
E la ciliegina finale del ritratto del Sindaco, omaggiato come se fosse il Signore di Pontedera, è la prova di un visione bonapartista della cultura e della città di Pontedera che davvero non si era mai vista con nessuno degli amministratori del secondo dopoguerra.
Forse la destra postfascista fa ideologicamente paura, ma anche certe derive nostrane da Piccolo Cesare dovrebbero preoccupare per la tenuta della democrazia locale.

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