sabato 23 novembre 2024

BREVE STORIA DI UN’IMPIEGATA COMUNALE PONTEDERESE

Vista la lentezza con cui i Comuni prendono le decisioni di assumere qualcuno, Pontedera doveva proprio essere con l’acqua alla gola e avere davvero urgente bisogno di un nuovo impiegato per decidere di saltare le ordinarie procedure concorsuali.

Infatti per assumere dall’oggi al domani un impiegato a tempo indeterminato Pontedera (che sapeva in anticipo le risposte) a ottobre 2023 si è rivolto all’Unione Valdera e gli ha chiesto:

“Ce l’hai una graduatoria di concorso per amministrativo aperta da cui posso pescare subito un impiegato di cui ho urgente bisogno in Comune?”

L'Unione ha risposto di si.

Il CASO ha voluto che il primo candidato disponibile nella graduatoria dell’Unione Valdera fosse l’allora sindaca di un grosso Comune vicino guidato dal centrosinistra. Il caso.

Siamo, a quel punto, a novembre del 2023. 

Ma a nessuno in Comune viene di pensare che forse la sindaca di quel grosso Comune vorrà finire il suo mandato amministrativo e che quindi anche se Pontedera ha bisogno urgentemente di un impiegato per pratiche strategiche, la sindaca una volta assunta potrebbe chiedere di procrastinare l’ingresso.

Non sappiamo se tra sindaci, che si conoscono, si siano sentiti personalmente per chiarire questo dettaglio 

Né sappiamo se il segretario comunale di Pontedera che è anche il segretario comunale di quel Comune, si sia occupato della cosa. Probabilmente no.

Sia come sia gli amministratori pontederesi, che avevano un bisogno disperato di un nuovo impiegato, decidono di assumere la sindaca prendendola dalla graduatoria dell’Unione. È una persona di indubbio valore. Viene assunta (con det. 1066 del 21.11.2023). 

Ma come era probabile e come era tra i suoi diritti, la sindaca non viene a lavorare a Pontedera. Accetta si l’assunzione, forse ringrazia il sindaco di Pontedera, ma chiede subito un’aspettativa non retribuita per finire il suo mandato di sindaca. Tutto regolare e legittimo. Tutto prevedibile.

L'aspettativa infatti viene concessa dal Comune di Pontedera (det. 1146 del 5.12.2024). Così la sindaca al comune di Pontedera, di cui è diventata dipendente, non ci mette neppure piede. Quindi da novembre 2023 a tutto giugno 2024, niente impiegato nuovo.

E l’urgenza che aveva il Comune di Pontedera tanto da non poter fare un proprio concorso e da doversi agganciare urgentemente alla graduatoria dell’Unione Valdera per assumere subito qualcuno che fine ha fatto? 

Mah.

Forse tutta questa urgenza non c’era? Oppure ci sono altre spiegazioni che lascio ai lettori scoprire.

Comunque la storia non è finita qui.

Passate le elezioni, si arriva a luglio 2024, e l'impiegata, ultimato il mandato amministrativo nel suo comune, scaduta l’aspettativa non retribuita, anche se le cronache la danno impegnata a costruirsi una candidatura verso il prossimo consiglio regionale toscano, viene finalmente a lavorare in comune a Pontedera.

Ma non si allontanerà troppo dal suo baricentro politico ed elettorale?

Ci durerà in comune a Pontedera?

No. Non ci dura. E dopo tre mesi (come ha scritto Il Tirreno di questi giorni, ma in cronaca del Comune della sindaca) si licenzia dal comune di Pontedera e da novembre va a lavorare per una cooperativa sociale delle sue parti.

A La Nazione (cronaca del suo comune) l'ex sindaca ha dichiarato però di essere contenta di aver lavorato a Pontedera. E anche i Pontederesi, che sicuramente si sono accorti del suo lavoro, la ricorderanno. Devono essere stati 3 mesi intensi, più o meno lo stesso tempo che lo scrittore Federigo Tozzi trascorse come impiegato della locale stazione ferroviaria all’inizio del ‘900, di cui lasciò traccia in un suo romanzo autobiografico, inserendo così Pontedera tra le location della letteratura nazionale.

Ma ora mi chiedo: assodato che l’ex sindaca aveva tutti i diritti di comportarsi come si è comportata, ma i nostri amministratori pontederesi che capacità di previsione e di gestione del personale e della macchina amministrativa hanno mostrato anche in questa vicenda?

PS. Ai lettori di sinistra e a quelli di destra che mi leggono suggerisco, per capire il senso della breve storia, di cambiare i nomi dei due comuni veri coinvolti con quelli di due comuni amministrati entrambi dalla destra, possibilmente a trazione Fratelli d’Italia. Facendo questa piccola modifica la medesima storia cambierà completamente di significato, in maniera opposta, per i lettori dei diversi schieramenti.

Lo so, è solo un trucco letterario. Ma funziona. Provare per credere.

Nessun commento:

Posta un commento