sabato 2 novembre 2024

GLI ORIZZONTI DELLA CITTA’ E HALLOWEEN

 A leggere i giornali locali e gli atti amministrativi comunali sembra che i 110 milioni di vecchie lire spesi dal Comune per il mezzo flop della festa di Halloween a Pontedera siano solo legati al bisogno ossessivo di sostenere i consumi locali e le attività mercantili dell’asse viario corso matteotti/piazza martiri della libertà.

Una qualche riflessione sul valore della festa, sul suo messaggio sociale, diseducativo o meno che sia, sul significato dello stare insieme che vada oltre il mero consumismo festeggiante, è bandito.

Questi falsi adoratori di Pasolini e dei messaggi pacifisti di Enrico Baj, ignorano qualunque analisi dei contenuti e puntano tutto sul fare fiera.

Far venire gente nel centro città, fare in modo che si diverta e che quindi metta mano al portafoglio e spenda, questo è il primo e unico comandamento. Privato e .. pubblico.

Ora che chi ha un’attività commerciale nell’asse corso/piazzone ragioni così, ci sta. Che le corporazioni che ne difendono gli interessi ribadiscano la cosa, è comprensibile. Direi che è perfino legittimo. Purché non si strafaccia.

Ma tutti gli altri, politica inclusa, possono essere schiacciati da una simile dipendenza cognitiva ed economica?

Un ragionamentino un po' meno legato a questi microinteressi oltre tutto sostenuti coi soldi pubblici (ergo di tutti i cittadini) la stampa local non potrebbe proporlo? 

Si possono prendere per oro colato solo le dichiarazioni delle associazioni di categoria e i comunicati del Palazzo?

Sentire e dare conto anche delle ragioni degli altri? 

La cittadinanza è un corpo vasto. O no?

La stessa politica è contenta che si festeggino i morti in piazza, con balli, spaventi e canti, mentre il cimitero comunale cade in diversi punti addosso ai pontederesi ed è tenuto in maniera molto molto trascurata e con troppi transennamenti? I cimiteri rientrano nel decoro urbano?

Certo ad Halloween a New York si balla per le strade. 

Ma è davvero quella l’ultima moda che vogliamo imitare pedissequamente?

La politica anche locale non dovrebbe avere un orizzonte un po' più lungo?

O siamo sull’orlo di un baratro dentro cui desideriamo ardentemente di precipitare e di cui l’Halloween adulto, mortifero e festaiolo, rappresenta lo specchio e l’anticipazione perfetta?

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