Che la Fondazione per la cultura pontederese sia solo uno strumento tecnico per gestire il PALP, le sue “mostrine” e la VILLA CRASTAN (il cui giardino resta per lo più chiuso al pubblico); e che la Fondazione non abbia neppure una parvenza di strategia culturale autonoma, è sempre più evidente. Neppure la modifica statutaria prenatalizia, con l’ingresso nella compagine di altre Fondazioni e di nuove personalità nel Cda, sembra aver mosso le cose. Ad oggi comunque nessuno nuovo programma è stato annunciato.
Perciò non meraviglia che in questi giorni sia stata l’Amministrazione comunale a notificare alla stampa la proroga della mostra dedicata alla “bugia” di Giorgio Dal Canto e a tacere l’unico dato interessante che avrebbe potuto incuriosire il pubblico: ma quanta gente l’ha vista la mostra di BABB fino a oggi?
L’impenetrabile silenzio su questo punto conferma che nei primi due mesi la mostra è stata un fiasco così sonoro da aver paura perfino di citare i numeri.
Ovviamente la stampa si è ben guardata dall’incalzare il Comune per ottenere questa informazione. E alcuni “giornali” non hanno avuto neppure ritegno nello strillare al “successo” dell’esposizione senza indicare in base a cosa titolavano un simile sproposito.
Quanto alla proroga sarebbe dovuta non tanto a non sapere che pesci prendere ma a qualche tiepido movimento di visitatori negli ultimi weekend e alla speranza di portare al PALP nei prossimi mesi classi del vicino villaggio scolastico precettate all’uopo. Alla fine ecco le solite truppe cammellate di ragazzi accileccati più dalla voglia di scansare le lezioni ordinarie che dall’interesse per l'arte. Niente di nuovo sotto il sole.
E pensare che la mostra della “bugia” di BABB doveva attrarre visitatori da fuori città, richiamare intenditori d’arte e perfino far confluire su Pontedera potenziali acquirenti del CNN in grado di dare nuovo slancio all’economia cittadina. Tutta gente che non s’è vista. Se non col contagocce.
Per questo scrivere di “successo” della mostra sembra proprio una vera bugia.
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