Naturalmente l’amministratore comunale ha ignorato le richieste di informazioni sulla gestione della villa Crastan e in particolare sulla manutenzione del suo bel giardino pubblico che quasi tutti i giorni continua ad essere chiuso.
Il vecchietto da tastiera è un rompiscatole solitario e non merita risposte. Li capisco. Ma siccome diversi lettori e amici mi invitano a insistere, io insisto a chiedere perché l’amministrazione tenga quasi sempre la VILLA CRASTAN CHIUSA, perché ci si svolgano così rari eventi e soprattutto perché non si possa accedere quotidianamente al giardino.
Ad esempio da circa un mesetto, finite le tesi di laurea dell’istituto di moda, il cancello e la porticina di Villa Crastan che danno su via della Stazione vecchia sono sempre rigorosamente sprangati. E senza mostrare alcun orario di accesso. Ed è almeno da ottobre che la storia va avanti così.
Restano, a prendere pioggia e polvere, i tappeti rossi sbiaditi in mezzo al giardino. In effetti non ci stanno male. Aggiungono alla CHIUSURA un sapore nostalgico di giorni migliori, che ovviamente torneranno con la primavera.
Al silenzio di Palazzo Stefanelli si accompagna anche il silenzio della Fondazione per la cultura a cui la VILLA in teoria è stata assegnata per essere valorizzata. Ma se ci organizza pochissimi eventi e il GIARDINO viene tenuto rigorosamente chiuso per lunghissimi periodi che VALORIZZAZIONE STA FACENDO?
Infine a questa situazione si aggiunge un terzo silenzio che è quello dell’eventuale subconcessionario della villa, ovvero l’istituto di moda.
Ora di questa subconcessione (o altro rapporto in essere) niente è noto ai pontederesi. Neppure quali siano le caratteristiche del contratto tra Fondazione cultura e istituto di moda e quanto ne ricavi la Fondazione che di questo introito (se ci fosse) dovrebbe renderne conto al Comune.
Peccato che nessuno dei numerosi organi di stampa pontederesi (che trova il tempo per scrivere della boutade sull’annessione di Ponsacco da parte dei pontederesi) sia curioso di sapere come stanno davvero le cose sulla VILLA CRASTAN e osi chiederne all’amministrazione.
Scrivo questo perché trattandosi di un Bene Comune la sua gestione andrebbe definita secondo modelli di assegnazione chiari e noti ai cittadini. Ma sul sito della trasparenza del Comune non si trova nessuna informazione in proposito.
L’unica parte definita chiaramente rispetto alla VILLA è solo quella della dépendance concessa alla Fondazione Charlie.
Ma il resto?
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