mercoledì 12 novembre 2025

TUTTI I NUMERI DI BANKSY & AMICI

Nella mostra tenuta un anno fa nella vicina Volterra e dedicata a Banksy si raggiunsero oltre 60.000 visitatori. Tutti rigorosamente paganti.

E in quella di Banksy & Friends al PALP di Pontedera quanti sono stati i paganti? 

La Fondazione Cultura, strumento operativo del comune di Pontedera, si rifiutò lo scorso anno, in accordo con l’amministrazione comunale, di rivelare quanti visitatori aveva avuto l’esposizione dedicata a Giorgio Dal Canto e di certificare, dati alla mano, il flop di quella mostra (almeno dal punto di vista del gradimento del pubblico: ammesso che per un comune di centro sinistra questo gradimento conti ancora qualcosa). Flop che valeva anche per la sbandierata attrattività turistico-commerciale dell’evento, che anche sotto questo profilo risultò in-si-gni-fi-can-te. 

E oggi, con Banksy & Amici com'è andata? Beh, il sentore è che, nonostante il rinnovo dell’assetto direttivo della Fondazione, si continuino a organizzare eventi che non funzionano come attrattori né culturali né economici. Da qui la difficoltà a rendere pubblici i dati.

Sì, perché l'unico modo per capire se la mostra pontederese può legare o meno le scarpe a quella banksyana di Volterra è ragionare sul numero dei biglietti staccati. Qui non si parla di qualità dell’evento, ovviamente, ma di attrattività.

Quest’anno per altro si è avuto il coraggio al PALP di mettere un biglietto significativo di ingresso. E si è fatto bene. Ora però si dovrebbe avere anche il coraggio civico, che per una istituzione pubblica dovrebbe essere un obbligo morale, di fornire i numeri dei visitatori paganti complessivi.

E aggiungo che sarebbe una buona cosa se la Fondazione fornisse perfino il bilancio economico e sociale globale dell’evento. Costi e ricavi.

Ma la Fondazione Cultura e il Comune sentiranno questo obbligo? O troveranno questa richiesta melonianamente fastidiosa?

Nei prossimi giorni si saprà.

Certo, se Fondazione e Comune tacessero sarebbe il segno di un quarto flop clamoroso consecutivo delle mostre del Palp, perché sarebbe impossibile non collegare il silenzio con un numero di presenze davvero in-si-gni-fi-can-ti e con effetti non percepibili dalla città.

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