EDGAR MORIN, INSEGNARE A VIVERE.
OK, il titolo è un pò altisonante. Forse risponde ad un'esigenza di marketing editoriale più che ad una scelta dell'autore. Ma nell'insieme il volumetto di poco più di 100 pagine di riflessioni su cosa debba insegnare oggi la scuola e che è intitolato "Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l'educazione" (Cortina Raffaello, 2015, 115 p, 11€), vale la pena di essere letto e meditato proprio per la promessa/pretesa utopica contenuta nel titolo. Non per trarne spunti sulle cose da insegnare, ma per meditare su come insegnare, su come imparare ad apprendere e su come mettere in dubbio e rivedere periodicamente le proprie certezze, incluse quelle professionali sull'educazione e sull'insegnamento. Il mondo cambia troppo in fretta perché la scuola possa innovare continuamente curricoli, contenuti e argomenti. Allora l'importante forse è che sappia investire sugli insegnanti e sui ragazzi e alla fine sappia aiutare gli studenti a crescere e ad affrontare le responsabilità del mondo e della vita, incluse ovviamente quelle collegate all'ingresso nel mondo del lavoro.
Confesso che non sono un seguace di Morin, e di aver letto poco di lui, pur conoscendone per sommi capi la biografia. Il volumetto riassume di sicuro idee che Morin ha disseminato in una bibliografia imponente e vasta, in larga parte disponibile anche in italiano. Quindi per i lettori "anziani" e che conoscono il pensatore forse non ci saranno in questo piccolo volume novità sorprendenti. Ma per i giovani lettori, per i giovani insegnanti, per quelli che vogliono non solo entrare in cattedra, ma "insegnare ai ragazzi", per loro risulterà una lettura assai utile oltre che molto interessante.
PS. Si tratta di un libro per teste pensanti e per persone a cui piaccia essere spiazzati e sfidati, uscendo dalla routine delle idee quotidiane.
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