martedì 19 dicembre 2023

MOSTRA SCART. MA LA PUBBLICITA' È STATA FATTA?

Quando ho letto il post/comunicato stampa del Comune di Pontedera su fb che ci teneva a sottolineare come nei primi 3 giorni di apertura della mostra SCART, comprensivi di due giorni festivi e un sabato nel mezzo, la mostra era stata visitata da ben 300 persone (boia deh, che partenza col botto, avrebbero commentato certi miei amici livornesi), mi è scappato da ridere. E non solo perché nel venerdì festivo c’ero andato anch’io a vedere la mostra, mi ero trattenuto quasi un’ora e non avevo intercettato nessun altro visitatore. Neppure perché sabato c’erano stati alcuni miei amici, incuriositi dal mio post, e nella quarantina di minuti in cui erano stati nelle sale avevano visto si e no una decina di persone (inclusi loro). E neppure perché alcuni amici appassionati d’arte, che girano l’Europa e non solo, a caccia di mostre e musei, da me interpellati telefonicamente, mi hanno detto che sì, ci sarebbero andati a vedere SCART al PALP, ma con calma. A qualcuno di loro non era nemmeno arrivata l’informazione.

No, il dispettoso vecchietto da tastiera che è in me ha riso perché l'addetto stampa del comune o chiunque abbia scritto e pubblicato il post sulla pagina facebook del Comune non si è reso conto che citare 300 presenze in 3 giorni (per altro rilevate a braccio, visto che non c’è bigliettazione, neppure omaggio, né ci sono varchi contapersone all’ingresso, né cataloghi da vendere), è come ammettere che non ci è andato nessuno o quasi. E ho sorriso perché questo confermava involontariamente quello che io avevo scritto e previsto nel mio post di venerdì 8.
Poi ho letto che "Quinewsvaldera" ha spalmato i 300 visitatori di SCART su 4 giorni, includendoci anche la presentazione fatta dall’amministrazione ad un pubblico selezionato giovedì 7 dicembre, Sant’Ambrogio. Il che, come ha calcolato correttamente il giornalista di Quinewsvaldera, fa una 70ina di visitatori in media al giorno. Se questo fosse il trend dei giorni festivi, i numeri alla fine della mostra (fissata a febbraio) risulterebbero molto molto modesti (e di fatto quasi senza impatto sulle strutture commerciali del Centro, unica motivazione forte dell’investimento nella mostra), soprattutto tenendo conto che si tratta di ingressi gratuiti.
Il vecchietto da tastiera allora si chiede: ma quanto si è investito in promozione?
E se lo chiede perché non gli sembra di aver visto nessuna forma di promozione significativa sui vari media. Il solito vecchietto presuntuoso ma distratto? Oppure nella città dei commercianti chi dirige il PALP si è dimenticato che la pubblicità è l’anima anche delle mostre? Mah!?

Nessun commento:

Posta un commento