Uno dei più mostruosi dei ruderi pontederesi, in via Pisana, a tre passi dall’Unione Valdera e dalla Stazione, è da diversi anni un cantiere edilizio abbandonato.
Visto di sera sembrerebbe una location perfetta per un film di Dario Argento. E le cronache cittadine del recente passato avrebbero offerto al regista spunti interessanti per qualche sua macabra storia.
Il programma elettorale del sindaco Franconi, il primo, quello del 2019, impegnava il Comune ad “adottare tutte le azioni possibili per sbloccare il recupero edilizio da parte del privato dell'immobile ex Enel” (pag. 37).
Ma dopo 5 anni di impegno dell’amministrazione il rudere è sempre lì.
E il programma elettorale del 2024 di Franconi, elaborato nei “Dialoghi Urbani”, che cosa ha previsto per questo scheletrico edificio?
NULLA. FURBESCAMENTE NIENTE.
Il cantiere mostruoso è scomparso dai radar del programma del PD (in fondo si tratta di lavori privati) e dei suoi alleati. Problema rimosso.
Mica si può rischiare che tra altri 5 anni un qualunque vecchietto da tastiera scriva l’ennesimo post su quello che l’amministrazione non è riuscita a fare per stimolare i privati a risolvere.
Via, via, meglio toglierlo dal programma. Così nessuno potrà accusare la Giunta di essere rimasta immobile.
Certo la situazione del rudere è complicata. Di non facile soluzione per l’amministrazione, che in fondo non ha titolo sui lavori (anche se non mi è del tutto chiaro se una parte dell’immobile sia o meno di proprietà del Comune). Ma sul decoro urbano si.
E se l’edificio mostruoso è stato depennato dal programma di questa amministrazione, il rudere, l’offesa al decoro urbano e i rischi sociali connessi, intrusioni, ecc., restano tutti.
E il silenzio programmatico calato sull’edificio racconta di come questa maggioranza abbia alzato bandiera bianca di fronte al bubbone.
Non proprio un gesto coraggioso da parte di amministratori che intendono farsi carico dei bisogni della città, mettendoci, come dicono loro, la faccia.
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