Problema n. 1. Nel 2023 le tre biblioteche del Comune di San Miniato avevano prestato ai cittadini nei primi 11 mesi dell’anno ben 20.279 libri. Se nei primi 11 mesi dell’anno 2024 le medesime biblioteche hanno prestato invece 18.110 libri, il servizio del prestito bibliotecario comunale va avanti o indietro?
Domanda: possono bastare le parole del sindaco per dimostrare che le sue scelte sulla chiusura di San Miniato Basso e sulla fine dell’appalto hanno migliorato il servizio bibliotecario o i numeri lo smentiscono?
Secondo problema. Se la biblioteca Luzi di San Miniato ha effettuato nei primi 11 mesi del 2024 8.001 prestiti e nello stesso periodo del 2023 ne aveva realizzati 8.711, biblio Luzi è andata avanti o indietro? E le scelte della giunta sanminiatese le hanno giovato?
Terzo problema. Se nei primi 11 mesi del 2024 la biblioteca di Ponte a Egola ha effettuato 8.379 prestiti contro gli 8.001 della Luzi di San Miniato nello stesso lasso di tempo, cosa stanno dicendo i cittadini sanminiatesi ai loro amministratori? Forse che andare a San Miniato è meno comodo e più dispendioso che scegliere Ponte a Egola, dove pure ci sono meno bibliotecari, meno libri, meno sedute e un orario di apertura assai più striminzito della Luzi? Forse si deve riaprire al più presto la sede di San Miniato Basso per rilanciare il prestito librario?
Quarto problema. Fino ad una quindicina di anni fa il sistema bibliotecario comunale di San Miniato era il primo per prestiti nella provincia di Pisa. Oggi è scivolato al quarto posto (dietro Pisa, Pontedera, Cascina), insidiato perfino da Vicopisano, che ha un terzo degli abitanti di San Miniato.
Domanda finale: non è che tutti questi numeri ci dicono che la gestione dei servizi bibliotecari sta proprio peggiorando nel Comune di San Miniato?
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