domenica 22 dicembre 2024

LETTERINA DI ARPAGONE AL GONFALONIERE

Illustrissimo,

visto che LEI spende e spande legittimamente i nostri soldi come se fossero acqua e indebita noi e i nostri pronipoti come se ci aspettasse a breve la fine del mondo; 

visto che LEI applica alla lettera il CARPE DIEM che nemmeno gli ultimi imperatori romani avrebbero osato tanto; 

visto che chiederLe di essere più risparmioso la stimolerebbe solo a spendere di più (Dio ce ne scampi);

visto che la cittadinanza di Pontedera è costituita anche di un buon 25% di anziani come il sottoscritto; 

visto che una parte dei vecchietti lascia volentieri ai giovani e a LEI l’ascolto, al freddo e al gelo del piazzone, delle canzoni degli artisti da LEI ingaggiati anche per il veglione di questo fine anno e si sente leggermente trascurato da questa scelta;

preso atto invece che abbiamo anche un TEATRO ERA che sarebbe in grado di gestire un veglione, al calduccio, per un ultimo dell’anno con spettacolo e piccolo brindisi finale alla buona; 

mi permetto, con tutto il rispetto e l’umiltà del caso, di chiederle se non potesse intercedere con la Sindaca di Firenze, sua compagna di partito, al fine di convincerla a organizzare anche al Teatro Era (come mi pare avvenga al Teatro della Pergola, nostro partner nel Teatro Nazionale della Toscana) uno spettacolino modesto, da fine anno tranquillo, per vecchietti consci dei propri limiti, ma desiderosi ancora di socializzare e festeggiare senza strafare e senza intrupparsi (al freddo e al gelo), come già detto, sul piazzone.

Sia chiaro: il veglioncino in teatro per noi attempati non dovrebbe essere pagato dalle casse comunali come giustamente avviene (per una sommetta che supera i 110.000 euri) per gli spettacoli in piazza destinati ai giovani.

Anzi: io per primo, per quanto noto in società come avaro, spilorcio e contrario, come ha giustamente scritto LEI, agli sperperi, mi dichiaro disponibile a pagare il costo di un biglietto che copra, insieme ai biglietti degli altri partecipanti, tutte le spese della serata e consenta anche un modesto utile alla Fondazione teatrale. Ci mancherebbe!

Siccome LEI ha più volte dichiarato di essere in grado di fare miracoli (e se è diventato 2 volte Gonfaloniere della nostra cittadina questa abilità non le si può certo negare), le rivolgo questa prece affinché possa essere presa in considerazione e se possibile esaudita.

La prego, illustrissimo, oltre a stupire con la grande ruota i cuori dei bambini, scaldi anche i nostri di organi, incluse le mani e i piedi, nella notte di San Silvestro.

Dopodiché la saluto cordialmente e le auguro, indipendentemente dalla realizzazione del non facile miracolo richiesto, Buone feste e un Felice anno nuovo.

Il suo affezionato ma, diversamente da LEI, sempre tirchio 

ARPAGONE

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