Se Pontedera senza luci natalizie è buia, figuriamoci le frazioni. E allora in uno dei comuni più illuminati e soprattutto indebitati d’Italia (per almeno 71 milioni di euri) che si fa? Semplice, si approvano altre spese per luci e ulteriori animazioni natalizie anche nelle frazioni. Sono pontederesi anche loro, che diamine!
E allora si chiamano a raccolta le diverse organizzazioni presenti sui territori e si affida loro il compito di progettare, animare e illuminare i loro specifici contesti.
Così si approfitta del Natale per rafforzare e premiare anche il consenso. E dopo gli oltre 300.000 euri per strailluminare e iperanimare il centro storico, si stanziano altri 24.500 euri per nataliziare le frazioni.
Con deliberazione di giunta n. 197/2024 ecco assegnati 3.500 euri ad un gruppo della Rotta perchè animi il natale della frazione;
mentre altri 3500 euri sono dati ad un’associazione dei Paradossi per lo stesso scopo;
altri 3500 euri vanno ad un’associazione della Borra;
e ancora altri 3500 per la medesima ragione ad un gruppo di Treggiaia;
e 3500 al Romito;
e altri 3500 a Montecastello;
mentre per Gello i 3500 sono divisi in parti eguali tra due soggetti.
Sembra siano rimasti fuori dai sussidi solo l'area del Chiesino e qualche altro piccolo agglomerato di case.
A me, insieme ai soldi sperperati nel centro, sembrano uno schiaffo al natale e uno sberleffo alla povertà vera. Del resto la parola povertà è così poco presente nel programma di questa maggioranza che non la si può neppure rimproverare di tradire se stessa. Non ne parlano quasi mai. Come dei migranti o degli extracomunitari.
Obiettivo prioritario in questa fase è far diventare Pontedera un “centro di attrazione turistica del natale” (sic, rigorosamente minuscolo, p. 52 del programma). E allora vai coi gazebo, le baracchine e le giostre. Trasformando anche il natale in una fiera.
Ma va davvero bene così?
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