Appello ai greci: votate no, tornate alla dracma e salvate l'europa.
Comunque vada a finire, credo che noi europei dovremo essere grati a quello che un mio compianto amico sindacalista chiamava in buona fede, al tempo dei colonnelli, il glorioso popolo "grecio". E dobbiamo ringraziare questo piccolo popolo che dette i natali a Ulisse soprattutto perché ha reso vivo e drammatico il dibattito attorno a due domande: primo, "cosa è l'Europa" (domanda a cui i nordici kantiani si rifiuterebbero categoricamente di rispondere, essendo la cosa in sé notoriamente per loro inconoscibile); secondo, "cosa deve fare l'europa per i greci e per altri popoli europei che bazzicassero nelle loro stesse condizioni".
Per i greci che voteranno no al referendum la risposta alla prima domanda è "un bancomat". Alla seconda invece la loro risposta è: "erogare soldi senza pretendere di riaverli indietro".
I sistenitori greci del si danno la stessa risposta alla prima domanda, mentre sulla seconda sono disposti a promettere che si impegneranno, per quel che potranno, a restituire i soldi presi dal bancomat se gli dei dell'Olimpo non si metteranno di traverso.
Questo referendum costerà all'Europa uno stonfo. Ai greci invece nulla, perché più che pieni di debiti e falliti i greci non possono essere. Non si possono assegnare due ergastoli alla stessa persona. Non ne potrà fare che uno, sempre che qualche associazione umanitaria non impietosisca il giudice.
Io purtroppo penso che l'europa non sia un bancomat. Ma penso che lo stato greco possa provare a trasformarsi in un bancomat per i greci. Se vincerà il no, spero che Varoufakis ingaggi come consulente qualche grande economista americano, che la Grecia torni alla dracma, stampi moneta, la infili nei bancomat e provi a farla circolare. Su questo punto alcuni grandi economisti americani hanno ragione, gli stati sovrani possono stampare tutta la moneta che vogliono e provare a farla circolare per sostenere l'economia. L'europa invece non può farlo perché non è uno stato sovrano, non ha un vero parlamento e non ha un governo. Non ha neppure vere elezioni. Certo pur essendo dominata da banchieri nordici kantiani e protestanti, si è inventata una moneta senza stato, il che ha un sapore molto medietrraneo e levantino. Come se non bastasse la Bce ha detto che potrebbe trasformarsi in un bancomat se sarà proprio necessario e a capo della Bce nella sua fase più complicata i nordici banchieri kantiani hanno collocato un italiano: una soluzione apparentemente contraddittoria, tutt'altro che rigida, comunque. Ma la verità è che Draghi non risponde a nessun governo e a nessuno stato. E questo alla lunga rischia di far saltare il bancomat e di trasformarlo in un bancomatto: Zeus non voglia.
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