giovedì 9 luglio 2015

PICCOLE RETI BIBLIOTECARIE ARRETRANO?

Mentre la Regione Toscana, come Diogene, sta ancora cercando l'assessore alla cultura, il grande motore di ricerca per le biblioteche italiane, Alzalai, alza le mani e si ferma e in regione toscana non è più operativo nessun altro catalogo collettivo delle biblioteche toscane e delle loro reti. Questo vuol dire che i libri della maggior parte delle biblioteche toscane non sono rintracciabili in un unico catalogo centralizzato, inclusi quelli universitari. Importa a qualcuno in Regione questa cosa? Se si pensa che i libri siano importanti, dovrebbe. Infatti non solo è fermo Alzalai toscana,  ma è fermo da tempo anche il metaopac toscano voluto a suo tempo dalla regione e da un pò di tempo dismesso. Ma SBN non copre tutte le biblioteche toscane. Ergo una parte considerevole del patrimonio toscano va cercato opac di rete per opac di rete. Una  barzelletta. Nell'anno domini 2015.Visto da dentro, quindi, il sistema bibliotecario regionale sembra un pò statico. Ad assere gentili. Come ferma appare la politica regionale sulle biblioteche. Le reti bibliotecarie, appese ai fili dei finanziamenti annuali della regione, che quest'anno non sono ancora stati assegnati e comunicati, si muovono con cautela, timorose di non disturbare il manovratore e lasciano nell'incertezza molti collaboratori e gli utenti più sensibili.
Speriamo che, appena arriva, il nuovo assessore regionale trovi il tempo di occuparsi anche di queste pinzillacchere. Speriamo sia convinta che le biblioteche toscane non sono una infrastruttura di serie B, ma uno strumento per far ripartire la Toscana.
Intanto AIB Toscana, l'orgogliosa associazione che rappresenta i bibliotecari, un pò si agita, ma con poco costrutto, se non riesce, certo andava fatto a livello nazionale, nemmeno ad evitare disastri come quello di Alzalai, destinato ad incrementare il costo della nostra ignoranza. Buono però è il proposito di AIB TOSCANA di arrivare ad una conferenza regionale che fissi gli obiettivi strategici del prossimo quinquennio. Certo su questo fronte non bisognerebbe arretrare e bisognerebbe definire punti precisi, quantificabili e misurabili.
Forse servirebbe un lavoro preparatorio serio. Forse servirebbe un documento preparatorio che orientasse con chiarezza la discussione.
Perchè l'unica cosa che va chiusa, è l'epoca delle chiacchiere a vanvera e dei buoni propositi senza costrutto. Ma questa epoca invece, continua a dilatarsi. Costa poco e non rende nulla. In compenso fa sentire in pace con la propria coscienza molte persone. L'autoinganno non a caso è uno sport molto praticato da queste parti!

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