IL ROTTAMATOR DI LAPIDI DI SAN MINIATO FA MARCIA INDIETRO
Secondo le ultime voci attendibili, il rottamator di lapidi starebbe per rimettere le due lapidi dedicate alla strage del duomo alle pareti esterne, e quindi visibili al pubblico, dei loggiati di San Domenico. Una bella marcia indietro per il sindaco proclamato coraggioso. Forse l'intera vicenda sta per concludersi. Non con la ricollocazione sulla facciata del Palazzo comunale, ma pur sempre nel centro di San Miniato, in un luogo aperto ed accessibile al pubblico. A giorni la notizia comparirà sulla stampa locale insieme alla data dell'inaugurazione che sembrerebbe fissata proprio per il 22 luglio p.v., anniversario della strage. Insomma mancherebbe solo il comunicato ufficiale del sindaco, che pare lo stia scrivendo di suo pugno. Per non perdere la faccia il coraggioso ricollocatore contro voglia sta pensando come giustificare il putiferio che ha scatizzato per ...spostare le lapidi di appena 500 metri. Uomo dal multiforme ingegno, sosterrà di aver sempre pensato che lo spostamento in San Domenico è il modo migliore per valorizzarle e coltivare la memoria della Resistenza e dell'antifascismo. Gli crederanno tutti, meno la professoressa Marianelli che sorridera' di quell'allievo venuto su un pò storto. Poi citera' il titolo di una commedia di Shakespeare, che il rottamatore non avrà né letto, nè visto, e poi riprenderà a commentare con Ermanno Barsotti la triste sorte toccata al suo amato paese.
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