MOBILITAZIONE TOTALE, ALIENAZIONE O RINCITRULLIMENTO? TUTTO.
Se il vecchio Marx fosse ancora vivo (e in parte, i suoi libri sono nelle nostre biblioteche, lo è), chiamando una sera Engels col cellulare più scalcinato, una roba da 50 euro, gongolerebbe. Sai Freddy, direbbe, quella roba sull'alienazione che nessuno dei critici e, diciamola tutta, neanche te capivate tanto, ho trovato l'esempio giusto per farvela intendere. Allora?, replicherebbe Engy, curioso. Beh, ce l'hai in mano. Qual è quella cosa con cui qualunque cretino pensa di poter dominare il mondo? Controllare l'amante? Rintracciare i figli? Sapere in ogni minuto che cosa succede sul lavoro? Il cellulare, risponderebbe Engy. L'hanno perfino ribattezzato smartphone, riprenderebbe il vecchio. In realtà come ha dimostrato Maurizio Ferraris nel suo libro MOBILITAZIONE TOTALE (Laterza, 2015) è lo smartphone.. volevo dire è il capitalismo che domina il mondo e gli individui anche mediante gli smartphone. Il capitalismo rende gli occupati sempre disponibili, sempre attaccati al lavoro, anche quando sono in ferie. È il capitalismo che tramite gli smartphone e altre simili diavolerie esercita il massimo del controllo sociale sulla forza lavoro che accetta tutto questo volontariamente. È il capitalismo che li aliena e li rincitrullisce tutti, anzi li aliena facendogli credere che si divertano come matti, e che questa cosa gli faccia perfino bene. So di tante persone che, collo smartphone in mano, si sentono come se avessero sniffato coca o anche meglio. Insomma c'e' tutta un'umanita alienata da cellulare che però viaggia alla grande. Se avessi dovuto scriverlo oggi, avrei detto che lo smartphone è l'oppio dei popoli. La religione è molto più rivoluzionaria. E il bello è che tutto questo funziona a tutte le latitudini e su tutte le moltitudini, incluse quelle disoccupate. Sui disoccupati esercita addirittura un effetto anestetizzante. Il consumo a basso costo dello smartphone da parte di milioni di giovani sottoproletarizzati e precarizzati inchioda questi ultimi ai loro piccoli schermi e gli spappola il cervello e qualunque volontà sociale di cambiamento. Davvero meglio di qualunque droga. Meglio dell'alcool. Meglio perfino del sesso. Meglio di qualunque strumento di alienazione di massa mai inventato prima. Uno sballo Engy, uno sballo. Ferraris ha fatto quasi un'analisi perfetta della servitù non solo volontaria, ma compiaciuta, divertita, partecipata e pagata di tasca propria. Un rincitrullimento costruito con le proprie mani. Insomma smartphone, tablet, e simili diavolerie, costituiscono sia una forma di sottomissione alle logiche del capitale, sia una forma di alienazione, sia una droga. Si sta connessi per sentirsi vivi e per sopportare il disagio della vita contemporanea. In realtà si vive una vita terribilmente alienata, se è vero che si passano, attaccati a questi gingilli, anche 10/12 ore al giorno, tutti i giorni e molte persone questi oggetti se li portano anche a letto. Leggilo questo Ferraris. Dice cose interessanti. È il secondo libro che dedica all'Ontologia del telefonino. Non sembra nemmeno nato nella terra di Benedetto Croce.
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