"II socialismo europeo che è fallito perché succube dell'egemonia culturale della destra." La cura? "Cazzotti sul tavolino" e "Scontro con la Merkel"
Quelle tra virgolette non sono parole mie, le ha scritte l'iperattivo governatore della Toscana, commentando sulla sua pagina fb il fantasmagorico intervento di illider Matteo all'assemblea nazionale del pd che si è tenuta sabato18 luglio all'Expo. Devo dire che non so bene di quale socialismo reale il nostro governatore parli, visto il carattere ormai molto composito e frastagliato sia della vecchia associazione socialista europea (di cui se non erro i ds ebbero per alcuni anni la vicepresidenza) sia dell'attuale PSE, a cui pure il pd ha finalmente aderito anche col consenso del governatore. Aggiungo anche che il PSE ha designato il socialdemocratico tedesco Schulz (anche lui succube della Merkel? Se sì, perché diavolo non ne è stato scelto uno meno succube?) come leader dei socialisti europei alle scorse elezioni europee. E su questo, nel pd, erano tutti d'accordo. La nomination di Herr Schulz si è tenuta a Roma, in casa pd. Insomma del fallimento e della subalternità del socialismo europeo anche il pd bersaniano-renziano porta non poche responsabilità. O mi sbaglio?
Ma il nostro governatore conosce i suoi polli più di me e se scrive che il socialismo europeo è succube dell'egemonia culturale della destra, immagino che abbia buone motivazioni. Tale sudditanza, scrive sempre il governatore, nasce dal fatto che il socialismo europeo non riesce ad imporre alla Merkel, leader indiscusso della destra europea, una politica espansiva keynesiana.
Ma per fortuna che il nostro governatore ha il rimedio universale per risollevare dal fallimento il socialismo europeo, l'Europa intera e perchè no?, tutta l'umanità. Basta finanziare una bella politica espansiva europea (magari tornando agli eurobond di Tremonti. Lui si che era un socialista vero!) e il gioco è fatto. Il resto cadrà da solo, come una pera cotta.
Ci sono però alcuni piccoli malefici dettagli che ostacolano questa formidabile soluzione. Una parte consistente della fallita famiglia socialista europea non pare condividerla, soprattutto non essendo chiaro quali elettori pagherebbero il peso dei debiti europei in eurobond. E sono proprio i paesi formica dell'Europa a essere i più contrari alle proposte dei paesi cicala. E nei paesi formica conservatori e socialdemocratici non sono ormai molto distanti su punti come il debito "transnazionale".
C'è poi il fatto che i conservatori sono molto forti in Europa e che i movimenti di estrema destra e xenofobi accetterebbero di sostenere una politica espansiva europea basata sugli euro-bond probabilmente puntando sul fatto che faccia saltare il banco. C'è infine da dire che una politica di forte intervento economico richiede la cessione di forti quote di sovranità ad istituti europei che per ora non sembra che i socialisti europei, cicale o formiche che siano, intendono proporre, rivedendo trattati e compagnia bella. Allora?
Il governatore non si scoraggia. Ha una soluzione pratica per far fronte a questo problemino. Si chiama CAZZOTTI SUL TAVOLINO. Se i socialisti finlandesi e tedeschi non concordano con la politica keynesiana, va mandata un pò di gente in Finlandia, in Germania e dove serve a picchiare cazzotti sul tavolino. Lo stesso va fatto nell'ufficio della cancelliera Merkel a Berlino. E se la signora tedesca non capisse certe sottigliezze del linguaggio politico italiano, allora, beh, allora, si potrebbe arrivare "se necessario [a] uno scontro con la Merkel". Ha scritto proprio così: CAZZOTTI SUL TAVOLINO E UNO SCONTRO CON LA MERKEL.
A questo punto non mi meraviglierei se una intercettazione telefonica pubblicata su wikileaks raccontasse di una Merkel che chiede a Renzi se il governatore toscano, che nel corso della sua ultima visita a Firenze le era parso una personcina tanto garbata, vuole davvero tirare CAZZOTTI SUL SUO TAVOLINO E SCONTRARSI CON LEI. Con lei che ha un debole per la cultura toscana, Michelangelo, Leonardo, Raffaello....
Stai serena, ha commentato illider matteo. Herr governatore è un bravo ragazzo. Noi toscani siamo gente sanguigna. E siamo scherzosi.
Come Pinocchio?, ha borbottato l'ex ragazza dell'Est.
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PS. Da bibliotecario mi permetto di suggerire al governatore toscano (che so essere un buon lettore) un testo interessante sul tema oggetto di questa nota. Mi riferisco a Angelo BOLAFFI, Cuore tedesco. Il modello Germania, l'Italia e la crisi europea, Donzelli, Roma, 2013, p. 265. Se non fosse una ovvietà, aggiungerei anche che essere europei oggi è una sfida maledettamente complicata e che le banalizzazioni e le semplificazioni non servono. Aggiungerei infine che se fossi un europeo di sinistra e contassi qualcosa chiederei un congresso straordinario del PSE al quale dovrebbero partecipare tutti i leader socialisti europei per discutere e approvare una carta socialdemocratica per l'Europa, una carta traducibile in azioni concrete. Un documento politico vero. Di governo. Un trattato europeo visto dalla parte dei socialdemocratici, da negoziare poi conservatori. Ma il documento che dovrebbero elaborare i socialisti europei dovrebbe essere una magna carta vera, capace di affrontare con coraggio e chiarezza i nodi della sovranità, dei debiti nazionali, delle politiche del lavoro, dell'emigrazione, della difesa europea, dei confini europei. Ma temo che per ottenere una riunione del genere e un documento simile non bastino i cazzotti sui tavoli.
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