Renzi e la lettura in Italia, oggi
Come si fa a non voler bene a questo lider farfallone che sproloquiando di tutto e su tutto, che Berlusca e Grillo gli rode da matti, oggi, all'assemblea nazionale del pd (che nessuno capisce che cosa diavolo mai sia) ha trovato il modo di parlare della lettura in Italia? Pur di trovare notizie positive per suffragare la tesi su cui tanti italiani non concordano, ovvero che l'italia stia davvero ripartendo, illider (mi si passi il neologismo toscano), che sembra lo stregatto del film "Alice" della Disney, ha saccheggiato l'ultimo rapporto di Federculture e ha detto che aumentano i visitatori nei musei (chapeau a Franceschini e alle sue domeniche gratis), ha gridato che riprendono i consumi culturali e che aumentano perfino gli acquisti di libri nelle librerie indipendenti. Nelle scorse settimane ho parlato con alcune mie amiche libraie pisane indipendenti e devo dire che loro non si erano accorte di tutta questa corsa agli acquisti segnalata da illider sfarfallante. Inoltre, non ho ancora letto il rapporto (che è uscito una settimana fa), ma mi pare che il dato che indica quanto leggono gli italiani su base annuale continui, ahinoi, a calare anche nell'ultimo anno rilevato. Precisato questo, fa comunque molto piacere che questo funambolo della politica, che una ne fa e almeno altre sette o otto ne promette, e che sogna anche lui almeno un milione di rivoluzioni copernicane all'anno e lo dice in pubblico, senza vergognarsi, Maurizio Ferraris ne prenda nota, del fatto di essere registrato e documentato, precisato questo, dicevo, è bello che illider maximo attuale si occupi di cultura, citi il fenomeno della lettura, legga i riassunti dei rapporti di Federculture o almeno lo faccia qualcuno dei suoi collaboratori. Ma sopratutto parli, tra una rivoluzione copernicana e l'altra, di libri. Mondadori e Rizzoli salvino Matteo.
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