giovedì 30 luglio 2015

Un assessore regionale alla cultura very light
La scelta del nuovo assessore regionale alla cultura sembra very light. Non si tratta infatti di una persona che abbia un forte curricolo in ambito museale, nè competenze specifiche e approfondite sul grosso degli altri beni culturali di cui dovrebbe occuparsi con competenza e a tempo pieno se si vogliono realizzare politiche forti e innovative di cui ci sarebbe tanto bisogno. Insomma non si è scelto un tecnico del settore. E per quello che se ne sa, non si è nemmeno individuato un politico, anche se all'assessore è stata affidata anche la vicepresidenza regionale. Parrebbe quindi un assessore né carne, nè pesce. Tutto da scoprire. Speriamo che sappia dialogare bene con la leggerissima macchina organizzativa che si troverà a dirigere e che sappia aprire anche un dialogo serrato e proficuo con i protagonisti della vita culturale della Regione. Certo la scelta di aver separato turismo e cultura in una Regione che fa di questo intreccio un punto di forza per le entrate e per l'immagine sembra un pò strana. Speriamo perciò che il nuovo assessore possa se non rimettere in discussione, almeno riarticolare e ridefinire questa decisione.
Di certo si aspettano rapide mosse sul PIC 2015 fermo al palo da 8 mesi.
Così come si aspetta il programma dell'assessorato e la traduzione dei buoni propositi e delle idee generali in fatti concreti.
Si vedrà qualcosa rapidamente?

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