L'ACCORDO SALVA EUROPA NON RILANCERA' LA GRECIA
L'accordo, dai dettagli che sono noti, fornirà altri soldi alla Grecia, ma sembra la corda che si dà all'impiccato. Così molti pensano che questi soldi non serviranno a far ripartire il paese. Nè la soluzione sarà indolore per l'Europa, che rischia di vedere indebolito il progetto euro. Questa, tra l'altro, è la convinzione espressa oggi su Repubblica dall'economista premio nobel Paul Krugman, con cui concordo. Purtroppo le scelte europee spesso sono il frutto non di una strategia chiara e coerente, ma di un negoziato continuo, trasversale, solo in parte comprensibile, su tutto. In cui entrano in gioco fattori economici, politici, velleità nazionali e idiosincrasie, dislivelli decisionali e interferenze, in un marmellata liquida degna delle analisi di Zigmut Bauman sulla modernità . Si, l'Europa in sé, tanto per far arrabiare i neokantiani, è una marmellata istituzionale liquida e viscosa, che non può risolvere il caso greco con chiarezza e con metodi lineari. Troppi cervelli, troppi decisori, troppe pressioni, troppa confusione.
La verità è che probabilmente i greci non potranno mai ripagare il debito che stanno accumulando e non potranno mai rilanciare la loro economia se non smettono di indebitarsi. Devono coraggiosamente dichiararsi falliti, dire che non pagheranno mai più i loro debiti, uscire dall'euro, tornare alla dracma, e provare a ripartire. Solo loro possono trovare questo coraggio. Perchè le marmellatose istituzioni europee non sono in grado di aiutarli.
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